venerdì 15 luglio 2016

Quanto mi manca la carta?

La carta ancora regna come strumento per prendere appunti, anche all'università, seppur gli studenti dovrebbero essere i primi a interessarsi a strumenti che rendono le fatiche universitarie molto più esigue. Abbiamo, ad oggi, numerosi tablet con digitalizzatore provenienti pure da diversi ecosistemi (iOS, Android, Windows) e di varie dimensioni, ma non sono affatto decollati. Molti spiegano questa situazione affermando che niente riesce a sostituire la carta.

Mi rendo conto che scrivere sulla carta è una bellissima sensazione e molto più "naturale" che su tablet, c'è un qualcosa di molto più meccanico che mi piace troppo. Poi però mi rendo anche conto scrivere su carta è così terribilmente pieno di svantaggi. Mi sono rivolta alla tecnologia fin da giovanissima per diversi motivi, come scrivere un diario personale o qualsiasi pensiero già a 13 anni, perché mi rendevo conto come fosse più veloce e perché un diario fisico era necessario trasportarlo (oltre che ricordarsi di portalo con sé), era possibile perderlo, rovinarlo ecc... Evernote ha cambiato il mio modo di scrivere i pensieri. La sincronizzazione con tutti i dispositivi attraverso un account, è una cosa così incredibilmente comoda... oserei dire rivoluzionaria. Posso scrivere sulla metro, sulla spiaggia, in palestra, sul treno. E non solo, tutto viene custodito senza che io mi debba preoccupare. Tutto è consultabile quando e dove voglio. Ma è vero, amo la sensazione della penna sulla carta. Sono sempre stata una di quelle persone che scelgono anche la carta e la penna per avere la miglior sensazione possibile! Eppure, ho preso un tablet con digitalizzatore per dire addio alla carta come mezzo per prendere appunti. Se ci scrivo ancora qualche volta, è solo per il gusto di farlo. Non è più un vero strumento di "lavoro". Ma ogni tanto mi manca la carta e ci scarabocchio su. Sì, perchè a me più che fare appunti belli ordinati sulla carta piace scarabocchiare e dare sfogo alla mia mania di schemi, frecce e cose disordinatissime. Alla fine per appunti fatti per essere ri-consultabili ho sempre usato il computer. Solo che, per evitare le mie manie di perfezionismo che sfociavano nell'ansia patologica, avevo deciso di minimizzare la ri-editazione degli appunti, e di prendere appunti direttamente sulle slides scrivendo a mano. E lo stampare slides di carta mi creava un sacco di problemi, in quanto spesso i prof le mettono 1 ora prima e la copisteria magari è chiusa, e cosa ancora peggiore volumi enormi di roba che mi hanno fatto mettere più volte le mani nei capelli, finendo per scrivere con un "pennone" sull'iPad (con il quale mi trovavo molto scomoda). Ho saltellato disperatamente dalla digitalizzazione alla "modalità scribacchina". 
Osservo tantissimo le persone intorno a me in ogni dove e mi rendo conto che quelle che scrivono su tablet sono rarissime, nemmeno la breccia di cuori Apple con iPad Pro è riuscita a competere davvero con i "vecchi metodi". Capisco le motivazioni della carta come meno stancante per gli occhi e per la poetica sensazione, ma ritengo sia un'abitudine molto consolidata, un po' come il gesto di fumare per i fumatori. Forse non è il paragone giusto, ma è per far capire che non si può dire di preferire la carta per la sensazione "naturale", è un gesto acquisito quello di scrivere su carta. 

Comunque se come me sei una persona continuamente volta a migliorare e a facilitarsi la vita, allora rivolgersi alla tecnologia e scoprirla è una cosa che viene per forza naturale, e pure in modo incredibilmente emozionante. Sono sempre alla continua ricerca, e non smetterò mai di meravigliarmi di quanto e cosa possiamo fare noi oggi con il computer, con il tablet, con lo smartphone. C'è chi ancora è scettico, che non passerebbe mai a scrivere su un tablet (con digitalizzatore). In realtà sono, purtroppo, moltissimi. Anche per questo (stupidamente) mi vergogno e mi sento a disagio, in mezzo a una massa che scrive su carta oppure su tastiera con computer o tablet, di scrivere con un pennino su un tablet di 12". Eppure trovo sia così appagante avere tutto sulla mia "tavoletta", in questi 8 mm di spessore, e ancora più appagante è poter trovare i miei appunti sincronizzati con tutti i miei dispositivi. Ma aspetta, posso anche modificarli e ri-modificarli a mio piacimento!! Posso andare pure andare a consultare quella cosa su quella materia fatta tre anni fa! E posso, tenendo premuta una parola, saperne il significato. Posso trovare una parola presente nel libro senza sfogliare indici analitici, in 2 secondi. Posso ampliare le mie conoscenze facendo subito una ricerca su internet e aiutare la mia memorizzazione guardando video. Posso consultare manuali e appunti contemporaneamente con il multischermo,  andando a riprendere tutti i manuali e tutti gli appunti che ho voglia, in questi 8 mm. Gli innumerevoli pro del tablet superano di gran lunga i 2 pro della carta. Così come i contro della carta superano di gran lunga quelli del tablet.   

Eppure tornare in università e sentirmi addosso gli occhi di tutti per il mio modo di prendere appunti con il pennino su tablet (tenendolo pure con la scritta della marca al contrario :-D) mi fa sentire su un altro mondo. Ma chissà, magari le cose cambieranno. Ricordo ancora quando, nel "lontano" 2012 arrivai il primo giorno di università in aula con un fiammante iPad 3a generazione (cedutomi da mio padre che a sua volta gli era stato regalato da una ditta) ed eravamo in 2 su 250 ad averlo, venendo etichettati per questo. Mi sentivo terribilmente a disagio. Ma poi, i tablet (usati con tastiera o per consulto slides) hanno incominciato a diffondersi come virus e io sono diventata perfettamente normale. Non so perché, ma questa volta la vedo più difficile. 

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